Ex assessore Pellacini, dov’eri mentre Costa e Vignali sottraevano i soldi di Casadesso?? Tutelavi la legalità per conto dei tuoi amici?
Pensavamo di essercene liberati con la caduta rovinosa della giunta Vignali e invece no: a volte ritornano.
Ci riferiamo a loschi figuri quali Pellacini, Buzzi, Ghiretti, Guarnieri.
Questi signori, nell'ennesimo tentativo di gettare fango sul Sovescio come su altre esperienze di lotta, avrebbero forse fatto meglio ad utilizzare clichè del tipo: “sono brutti, sporchi e cattivi”, piuttosto che riutilizzare il ritornello trito e ritrito dell'illegalità.
É ormai chiaro infatti come la legalità rappresenti un concetto molto relativo.
A maggior ragione se a riempirsene la bocca sono coloro che fino a l'altro ieri sostenevano a spada tratta le speculazioni delle giunte Ubaldi e Vignali, tale concetto appare parecchio ipocrita.
É infatti una legalità ipocrita ed infame quella che ha portato nell'estate del 2011 la città di Parma sulle prime pagine dei giornali: una legalità che ha giustificato la svendita di gran parte del patrimonio pubblico cittadino, la privatizzazione dei servizi e l'avviamento di faraoniche opere di riqualificazione urbana che hanno alimentato il debito pubblico in maniera direttamente proporzionale rispetto ai profitti di banche, costruttori edili, società di servizi e cooperative sociali.
Perchè al di là della corruzione e degli scandali, il Sistema Parma è sempre stato legittimato appunto dal concetto di legalità.
Se la maniera in cui tutto questo è avvenuto è stata formalmente legale, la sostanza di questi processi andava in direzione contraria rispetto alla tutela degli interessi della maggior parte della cittadinanza: una legalità che, relativamente al tema delle politiche abitative, ha nei fatti tutelato gli interessi dei grandi palazzinari piuttosto che, ad esempio, il diritto fondamentale ad una abitazione dignitosa.
Più di 13 anni di propaganda del partito del mattone hanno avuto come conseguenza infatti un eccesso di costruito e di immobili invenduti a causa dei loro prezzi troppo alti, a fronte di un costante aumento della richiesta di case popolari.
Tutto ciò in quanto i principali interventi messi in campo dall'amministrazione (ParmaAbitare, CasaAdesso, ParmaSocialHousing) non sono stati concepiti, come per anni dichiarato da questi personaggi, per risolvere realmente l'emergenza: hanno costruito infatti case dai prezzi troppo alti (e avrebbero voluto costruirne molte altre) o con criteri d'accesso alle graduatorie classisti e discriminatori, garantendo unicamente la redditività degli investimenti delle aziende costruttrici.
Per quanto riguarda invece le case popolari, considerando il numero degli immobili venduti e di quelli di nuova costruzione, il saldo è di 38 case popolari in 13 anni: un intervento insignificante che evidenzia il più totale menefreghismo in materia da parte delle giunte Ubaldi e Vignali.
Ci ricordiamo poi molto bene delle numerose occasioni in cui l'assessore Pellacini rifiutò di confrontarsi con gli occupanti di case o di spazi sociali, come ad esempio la Società di Riappropriazione Urbana: “con voi non trattiamo, agite nell'illegalità”, diceva….
Peccato che in tutto questo impegno nella lotta contro le occupazioni, non si accorgeva che Andrea Costa manager di STT e il sindaco Vignali compravano il silenzio del quotidiano Polis proprio con i soldi di CasaAdesso…eppure era lui l’assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, oppure ricordiamo male?
E allora, per una volta, ci sentiamo di dare ragione ad Elvio Ubaldi quando diceva che “la legalità è una sola”: si, ma non la tua caro Pellacini, quella del Popolo.